Il contesto ambientale

Il contesto ambientale

Il Sinis è una penisola della Sardegna centro-occidentale che si trova fra la baia di Is Arenas a nord, ed il Golfo di Oristano a sud. Nel mare ad ovest della penisola si trovano l’Isola di Mal di Ventre (isula de Malu Entu in lingua sarda) e lo Scoglio del Catalano (Su Cadelanu in sardo).

La penisola del Sinis si estende in direzione nord-sud da Capo Mannu fino a Capo San Marco, per una lunghezza di circa 19 km e in direzione ovest-est dal Mare di Sardegna fino allo Stagno di Cabras, per una larghezza che varia da 5 a 8 km. A precisare meglio il confine orientale si può considerare a nord (tra Is Arenas e lo Stagno di Cabras) la linea tracciata tra la parte più settentrionale dello Stagno di Cabras e il canale di sbocco al mare dello Stagno di Is Benas, a sud (tra lo Stagno di Cabras e il Golfo di Oristano) il canale scolmatore che collega lo Stagno di Cabras al mare attraverso lo Stagno di Màrdini.

 

Sinis. (2015, gennaio 15). Wikipedia, L’enciclopedia libera. Retrieved 12:12, 2015, gennaio 15

Nei tratti bassi della costa si sono deposte spiagge di sabbia e granuli di quarzo ai quali si deve buona parte della fama del Sinis di Cabras. I tratti alti, le falesie, sovrastano il mare come il naturale belvedere che si affaccia sull’Isola di Mal di Ventre, verso nord, e sullo scoglio del Catalano, verso sud.

+ Cultura

Cabras (Crabas in sardo) è un comune italiano di 9.134 abitanti della provincia di Oristano in Sardegna. Si trova nella regione del Campidano di Oristano sulla riva sinistra dello Stagno chiamato Mari Pontis. Il territorio di Cabras è abitato dall'uomo fin dal neolitico, come dimostrato dall'importante villaggio di Cuccuru is Arrius. In epoca nuragica, durante l'età del bronzo, il territorio di Cabras appare intensamente popolato, si contano infatti all'incirca 75 nuraghi, di cui 47 monotorre e 28 di tipo complesso[2]. Alla prima metà del I millennio a.C. vengono datate dagli studiosi le imponenti statue di Monte Prama, rinvenute casualmente negli anni settanta e recentemente restaurate.

+ Archeologia

Tharros (in latino Tarrae, in greco antico Thàrras, Θάρρας) è un sito archeologico della provincia di Oristano, situato nel comune di Cabras, in Sardegna. La città si trova nella propaggine sud della penisola del Sinis che termina con il promontorio di capo San Marco.

+ L'area marina protetta

L’Area Marina Protetta “Penisola del Sinis - Isola di Mal di Ventre” è stata istituita secondo la Legge 979 del 1982, integrata dalla Legge 394 del 1991, con decreto del Ministero dell’Ambiente del 12 dicembre 1997, rettificato con il decreto Ministeriale del 17 Luglio 2003, aggiornato con il decreto ministeriale del 20 Luglio 2011, che aggiorna la perimetrazione dell'area marina protetta, eC con il decreto ministeriale n. 188 del 20 Luglio 2011, cosiddetto regolamento di disciplina delle attività consentite all’interno dell’area marina protetta.

La penisola del Sinis

La fauna
Sulle isole nidificano specie di grande interesse conservazionistico come il gabbiano corso, il marangone dal ciuffo e la sterna comune. Altrettanto rilevante è la fauna delle lagune costiere che costituiscono un altro polo di attrazione paesaggistica. La presenza dei fenicotteri rosa e la nidificazione di specie rare, come il pollo sultano, qualificano la fauna degli stagni
La flora
Dal punto di vista floristico, il territorio, in larga parte destinato alle coltivazioni, conserva importanti lembi di vegetazione spontanea nell'area dell'oasi naturalistica di Seu, lungo il perimetro costiero e sulle isole, in particolare a Mal di Ventre dove sono diffusi alcuni endemismi, come la margherita piccolissima, Nananthea perpusilla.
I fondali
I fondali sabbiosi sono l'habitat ideale della posidonia, che forma estese praterie nelle acque dell'area protetta. Le rocce sono invece ricoperte da una grande varietà di alghe. Le acque sono popolate da una varietà di fauna marina. Gli anfratti rocciosi sono occupati dai crostacei, quali l'aragosta mediterranea, l'astice e la cicala di mare. Sono presenti anche molte specie di pesci, come le corvine, le murene, le cernie, i gronghi, i barracuda ed i saraghi. Lungo le pareti della Secca di Mezzo sono ancorati i coralli come le margherite di mare e, presso la Secca del Pizzo, si può osservare una particolare ascidia dal colore giallo. Tra i molluschi vi sono le flabelline ed i nudibranchi. Gli anellidi sono rappresentati dai policheti. Nelle acque dell'area protetta è anche possibile avvistare i delfini.